Traslo pari pari da attivissimo.blogspot.com merita una lettura, eccome
Bruce Schneier scrive parole chiare sul valore della privacy. Anche per chi non ha nulla da nascondere
Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di “rosstefan” e “lontanolontano”.
Diversamente dagli altri articoli di questo blog, quest’articolo è soggetto al diritto d’autore di Bruce Schneier, al quale ho donato la mia traduzione.
Il valore eterno della privacy
Coloro che sono favorevoli a controlli d’identità, telecamere e database di sorveglianza, data mining e altre misure di sorveglianza generalizzata rispondono spesso a chi sostiene il diritto alla privacy con quest’obiezione: “Se non stai facendo niente di male, che cos’hai da nascondere?”.
Ecco alcune risposte argute:
“Se non sto facendo niente di male, allora non hai motivo di sorvegliarmi”
“Perché è il governo che decide cosa è male, e continua a cambiare la definizione di cosa è male”
“Perché potresti usare in modo sbagliato le mie informazioni”
Frecciate come queste, per quanto valide, mi turbano, perché accettano il presupposto che la privacy consista nel nascondere qualcosa di male. Non è così. La riservatezza è un diritto umano intrinseco ed è un requisito necessario per mantenere la condizione umana con dignità e rispetto.
Ci sono due proverbi che… segue
Nel pubblicarlo spero vivamente di non aver infranto qualche famigerato diritto d’autore.