Privacy & Valori

Traslo pari pari da attivissimo.blogspot.com merita una lettura, eccome

Bruce Schneier scrive parole chiare sul valore della privacy. Anche per chi non ha nulla da nascondere

Questo articolo vi arriva grazie alle gentili donazioni di “rosstefan” e “lontanolontano”.

Diversamente dagli altri articoli di questo blog, quest’articolo è soggetto al diritto d’autore di Bruce Schneier, al quale ho donato la mia traduzione.

Lo scandalo del calcio truccato risolleva la questione delle intercettazioni e del diritto alla privacy, già stimolata dall’allarme terrorismo. L’intrusione nelle comunicazioni e la sorveglianza sembrano sempre più necessarie e giustificate. Ma Bruce Schneier, uno dei più rispettati esperti di crittografia e sicurezza (non solo informatica), ha scritto per Wired un articolo di riflessione lucido e penetrante, che è un forte richiamo alla realtà e credo meriti particolare diffusione anche in italiano. Con il suo permesso, lo traduco qui dall’inglese.

Il valore eterno della privacy

Coloro che sono favorevoli a controlli d’identità, telecamere e database di sorveglianza, data mining e altre misure di sorveglianza generalizzata rispondono spesso a chi sostiene il diritto alla privacy con quest’obiezione: “Se non stai facendo niente di male, che cos’hai da nascondere?”.

Ecco alcune risposte argute:

“Se non sto facendo niente di male, allora non hai motivo di sorvegliarmi”

“Perché è il governo che decide cosa è male, e continua a cambiare la definizione di cosa è male”

“Perché potresti usare in modo sbagliato le mie informazioni”

Frecciate come queste, per quanto valide, mi turbano, perché accettano il presupposto che la privacy consista nel nascondere qualcosa di male. Non è così. La riservatezza è un diritto umano intrinseco ed è un requisito necessario per mantenere la condizione umana con dignità e rispetto.

Ci sono due proverbi che… segue

Nel pubblicarlo spero vivamente di non aver infranto qualche famigerato diritto d’autore.

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    April Fools ABANDON ALL HOPE YE WHO ENTER HERE is scrawled in blood red lettering on the side of the Chemical Bank near the corner of Eleventh and First and is in print large enough to be seen from the backseat of the cab as it lurches forward in the traffic leaving Wall Street and just as Timothy Price notices the words a bus pulls up, the advertisement for Les Miserables on its side blocking his view, but Price who is with Pierce & Pierce and twenty-six doesn't' seem to care because he tells the driver he will give him five dollars to turn up the radio, "Be My Baby" on WYNN, and the driver, black, not American, does so.