Andre Agassi

La prima volta che vidi Agassi giocare, pensai subito ad un punk reduce dal ’77 con una racchetta in mano, jeans stracciati, t-shirt sfasciata e un bulbo mostruoso, fu un maglio al cuore a tutti quei benpensanti cristallizzati nel loro mondo luccicoso fatto di circoli e regole vecchie di anni, quanta ragnatela spazzata via.

Aveva quel dono di saper mettere la palla dove e quando voleva, trovava sempre un posto: corridoio, lungo linea, aveva fatto della risposta da fondocampo il “suo” colpo vincente.

Un altro ricordo che ho di lui riguarda uno spot della Nike con Pete “Pistol” Sampras, venne girato in Manhattan lungo la Lexigton o giú di lí, loro due a spararsi addosso cannonate, il tutto in mezzo ad una folla delirante, epico e poi tutte quelle partite, infinite, come quando vinse a Wimbledon, tutti a pensare mah chissà come si presenterà l’Andre, si presentò con una splendida accoppiata short/t-shirt, di un candido e verginale bianco e vinse…

Lo devo perdonare anche per tutti quei km che mi son fatto alla ricerca di un paio di short come i suoi giracchiando tra NY ed LA, fa lo stesso…

Forse con il suo ritiro é finita un epoca

Adesso sta giocando “a casa sua” l’ultimo US Open della sua carriera.

Ciao punk

F

Questo inserimento è stato pubblicato in Hype e il tag , , , . Metti un segnalibro su permalink. Sia i commenti che i trackback sono chiusi.
  • about me

    April Fools ABANDON ALL HOPE YE WHO ENTER HERE is scrawled in blood red lettering on the side of the Chemical Bank near the corner of Eleventh and First and is in print large enough to be seen from the backseat of the cab as it lurches forward in the traffic leaving Wall Street and just as Timothy Price notices the words a bus pulls up, the advertisement for Les Miserables on its side blocking his view, but Price who is with Pierce & Pierce and twenty-six doesn't' seem to care because he tells the driver he will give him five dollars to turn up the radio, "Be My Baby" on WYNN, and the driver, black, not American, does so.