Poveracci ‘ste italiani, il tipo che scrive di sto blog (IO) dovrebbe far parte degli eccletici, faccio un bel copio e incollo:
“L’utilizzo di strumenti tipici del Web 2.0, la partecipazione attiva in comunità digitali, la creazione di spazi personali e contenuti di valore riguardano una piccola minoranza, pari al 14 per cento degli italiani (7,4 milioni di persone), definiti eclettici nella ricerca.”
Sarei abbastanza d’accordo ma non molto sul creare valore aggiunto…
Invece quelli che si sparano murate di TV sono
Invece quelli che si sparano murate di TV sono
“Manco a dirlo, chi rimane indietro è lo heavy user televisivo, definito Tv people: quando l’attenzione e il tempo vengono catturati in gran parte dall’arma segreta del dottor Goebbels (cit.) il consumo tecnologico tende a ridursi. E questo avviene tanto nel nord del paese quando al sud, e più nei piccoli centri che nelle grandi città, ed avviene per il 31 per cento della popolazione.”
Questa invece riguarda i genitori…
“In tutto questo, il rapporto intravede un’ombra che si staglia all’orizzonte: i genitori tecnologicamente più avanzati non riescono a trasmettere ai figli i propri interessi culturali, la passione per la cultura rimane un fatto che dipende in gran misura da altri fattori. Questo viene ritenuto il segnale più preoccupante dagli esperti, in quanto il rischio è che persino i giovani di famiglie culturalmente attive finiscano per fare della tecnologia un uso passivo. “
Che scrivere non lo so torno alle mie faccende, meglio…
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