Rumori molesti globalizzati

In questa distorsione, continua, che alberga nel nostro paese, tracciata da una serie di sporcizie tipiche del BelPaese, si innesta un frame che, se ce ne fosse stato bisogno, mi ha aperto gli occhi su quello che siamo noi italiani. Dei signori si sono arrogati il diritto di condannare quattro (ex) dipendenti di Google, perchè questi non hanno sorvegliato (sigh) l’upload di un video relativo a un bambino down sottoposto a…

Non è mia intenzione scrivere della natura del video (rimosso dopo due mesi dall’upload), altre domande invece mi creano disagio. Perchè queste persone (giudici) non pensano a quello che hanno fatto? Non capiscono che si sono permessi di sindacare su una cosa di livello globale (la rete internet)? Non si chiedono della figura che hanno fatto fare al loro paese (di questi tempi l’italia non ne aveva proprio bisogno!) ergendosi a giudici supremi della rete? Non hanno capito che viviamo in un mondo globalizzato, siamo in una rete, siamo interconnessi, quello che hanno fatto ha avuto un’eco immenso, tutti i media ne hanno parlato, tutti i media (NON of course quelli italiani…) hanno emesso giudizi da medioevo!

Altra cosa che mi ha dato fastidio: perchè in italia si parla poco di quanto successo a BigG (questo anche sulle reti sociali italiane) mentre se il sig. Berlusconi emette un peto ogni pertugio del nostro paese ne viene a conoscenza? Un soggetto in rete mi ha detto che il ns. Premier fa moda, invece le cose della rete no. Giusto è vero.

Vorrei scrivere ancora, ma sarebbe fastidioso digitare sulla tastiera quello che mi passa per la mente, preferisco dedicargli parte della mia memoria da 486.

PS Pirate Bay?

Questo inserimento è stato pubblicato in Now e il tag , , , , . Metti un segnalibro su permalink. Sia i commenti che i trackback sono chiusi.
  • about me

    April Fools ABANDON ALL HOPE YE WHO ENTER HERE is scrawled in blood red lettering on the side of the Chemical Bank near the corner of Eleventh and First and is in print large enough to be seen from the backseat of the cab as it lurches forward in the traffic leaving Wall Street and just as Timothy Price notices the words a bus pulls up, the advertisement for Les Miserables on its side blocking his view, but Price who is with Pierce & Pierce and twenty-six doesn't' seem to care because he tells the driver he will give him five dollars to turn up the radio, "Be My Baby" on WYNN, and the driver, black, not American, does so.